L’informazione societaria di sostenibilità, fra obblighi di trasparenza e vincoli di competitività. Ma soprattutto in un contesto normativo instabile e per le banche di difficile applicazione.
Se ne discute il 3 luglio 2025 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Sapienza di Roma, quando sarà presentato il libro di ASTRID, a cura di A. GENOVESE, “La trasparenza societaria per lo sviluppo sostenibile. Il decreto legislativo n.125/2024 sul rendiconto di sostenibilità”.
Nel volume anche un contributo dell’Avv. Luigi Donato sulla rendicontazione di sostenibilità delle società bancarie e assicurative.
Per il quadro normativo europeo è già partita una rivisitazione (di “semplificazione”) con il cd. Omnibus package che ha già prodotto la Direttiva “stop the clock” che, intanto, rinvia le tempistiche a partire dagli obblighi per le PMI.
Le strade della rendicontazione  societaria di sostenibilità e della regolamentazione di vigilanza prudenziale sui rischi climatici e ambientali tendono, purtroppo, a divaricarsi. Le banche sono tenute dalla CRR a rendicontare sulla sostenibilità della loro attività ma, al tempo stesso, non potranno ottenere le informazioni necessarie da larga parte della propria clientela, esclusa dalla CSRD.

