Il presente aggiornamento rispetto alla ricerca recente  di ASTRID sul d.lgs. 125/2024 mira a verificare la presenza di norme speciali dirette al settore bancario nell’Omnibus package; inoltre viene approfondito il tema dell’impatto delle nuove proposte di direttive sulle banche che si trovano al centro di un intreccio di rendicontazioni societarie di sostenibilità proprie e della clientela.
La Direttiva “stop the clock” non contiene una disposizione rivolta alle banche. Però le banche minori fanno parte della cd. terza ondata e dovranno presentare la relazione nel 2027 per l’esercizio finanziario 2026.
Per esaminare gli impatti sul sistema bancario dell’Omnibus package risulta utile seguire il testo dell’Audizione dell’ABI del 7 maggio 2025 che segnala la necessità di riconciliazione con le norme di rendicontazione bancaria e con le aspettative della Vigilanza.
Di recente la Banca d’Italia ha pubblicato un Report in tema di rischi climatici e ambientali relativo alle LSI segnalando ritardi per un numero non trascurabile di banche, in particolare per le basi dei dati non complete ed affidabili; ma ha segnalato anche alcune buone prassi nella governance, nel business model, nei piani di lungo periodo. L’EBA ha emanato nuove dettagliate Linee guida imponendo un approccio più proattivo e lungimirante e stabilendo metodologie per la misurazione e la gestione dei rischi ESG.
Le strade della rendicontazione societaria di sostenibilità e della regolamentazione prudenziale sui rischi climatici e ambientali tendono via via ad allontanarsi. Le banche sono tenute dalla CRR a rendicontare in termini di sostenibilità della loro attività ma, al tempo stesso, senza poter ottenere le informazioni necessarie da larga parte della propria clientela, esclusa dalla CSRD.

