Dal caveau della Banca d’Italia-Tesoreria dello Stato un inventario da leggere come una raccolta di racconti di storia del Novecento.
Il volume appena pubblicato “Beni svelati La singolare vicenda dei depositi custoditi nel caveau della Tesoreria dello Stato” nasce in esito ad un lungo e accurato lavoro di esame e di ricostruzione storica degli oggetti contenuti nei depositi della Banca d’Italia.
Si parte dell’ultimo medagliere di Mussolini ritrovato dai partigiani a Como e dai beni dei gerarchi fascisti; altri beni, oggetti preziosi vari, monete, medaglie e valuta estera presumibilmente appartenevano a rami collaterali di Casa Savoia.
Ma emergono storie finora poco conosciute come quelle degli oggetti preziosi recuperati dalle macerie del terremoto di Reggio Calabria del 1908, o dei sacchi di obbligazioni del prestito polacco del 1924. Ancora la cassetta di legno contenete gli scudi d’argento accantonati nel 1927 per i collezionisti o ancora i valori sequestrati nel 1941 nel mare di Spalato sul panfilo Jadwiga a Babette Maria Fürstenberg, nata Block. Il medaglione dei fratelli Lovvy morti in guerra nel 1917 e beni della comunità italiana in Grecia, verosimilmente dei membri della comunità ebraica di Salonicco.
Tutte storie che suscitano interesse.
Da ultimo da segnalare le suggestive immagini dei beni, da quelli di valore a quelli più umili, facenti parte della raccolta dell’”oro alla patria” o di origine della Libia coloniale, che hanno sicuramente un impatto ancora maggiore per le storie che rappresentano.


